Letteratura
15 Ott 2018
Letteratura
15 Ott 2018
Inizia “Il Viaggio di Scotty", la tartaruga che cresce con chi legge
È uscito da poco sul nostro territorio un libro per l'infanzia davvero particolare. "Il Viaggio di Scotty", di Enrico Orzes con illustrazioni di Maria Orzes, racconta con gli occhi di una tartaruga un viaggio improvvisato e alla fine, premiante, un inno al guardare con fiducia il mondo e all'affidarsi anche un po' alla provvidenza, quale via necessaria per la crescita e la conoscenza. A rendere originale la narrazione è forse proprio la figura dell'autore, un biologo di profonda esperienza, nonché giornalista scientifico pluripremiato, che stupisce in questa inedita versione, dove esprime fantasia e parole destinate a un pubblico molto giovane.
Buongiorno Enrico, da dove nasce questa particolare passione che sembra unire mondo scientifico e mondo umanistico?
Il motivo scatenante di questo progetto è stata la nascita di mia nipote, Arianna, alla quale è dedicata la favola "Il Viaggio di Scotty". Essere diventato zio è stata un'emozione fortissima, che mi ha spinto a riflettere su come avrei potuto svolgere al meglio il mio ruolo. Per questo ho identificato alcuni punti fermi della vita che ritengo importanti e ho cercato di svilupparli nel racconto. Il senso di questa favola è trasmettere a mia nipote e ai bambini che la leggeranno le risposte che io ho trovato e che mi stanno permettendo di vivere una vita piena e felice. Forse la loro ricerca li condurrà da un'altra parte, ma avere degli spunti su cui pensare è pur sempre utile per orientarsi.
In collaborazione con un’illustratrice particolare, tua sorella Maria, artista per vocazione e formazione: ci racconti la storia della vostra collaborazione?
La dimensione personale di questo racconto non poteva trovare una forma migliore della collaborazione a quattro mani con Maria, che ha colto il significato più personale di ciò che ho scritto e ha saputo tradurlo in immagini con uno stile originale e colorato. Maria è una pittrice molto appassionata, ha esposto i suoi lavori in diverse collettive e ha studiato queste illustrazioni rivolgendosi direttamente ad un pubblico giovane, scegliendo con cura il colore e conferendo personalità al personaggio di Scotty. Sono estremamente soddisfatto di questa nostra prima collaborazione.
Da dove nasce la caratterizzazione del protagonista?
Questa è la prima favola direttamente ispirata a fatti realmente accaduti. È ironico raccontarlo, ma una sera un mio caro amico mi ha raccontato che da piccolo aveva smarrito una tartaruga durante un acquazzone estivo. Diversi mesi più tardi quella tartaruga è tornata a casa! Mi sono chiesto quante cose potesse aver visto esplorando il mondo con la caratteristica lentezza della sua specie, perciò ho pensato che fosse lo spunto perfetto per una favola moderna, mi permetteva di usare il tema del viaggio come metafora della maturazione dell'individuo. Il nome Scotty è ispirato all'astronauta Scott Kelly che, quando ho scritto questa storia, aveva stabilito il record del maggior numero di giorni consecutivi nello spazio. Mi sembrava perfetto!
Dopo la curiosità iniziale su come l'Enrico di oggi sia arrivato a scrivere per l'infanzia, è inevitabile pensare anche al passato: qual è stata la tua favola preferita?
Non saprei...mio padre raccontava a me e ai miei fratelli le leggende della tradizione folkloristica della montagna. Storie di gnomi, fate e giganti, ma quelle che mi piacevano di più erano le storie che avevano per protagonista una vecchina che incontrava il diavolo che cercava di raggirarla e lei riusciva sempre a fregarlo. Credo che fosse perché la saggezza e l'astuzia riuscivano a prevalere sulla cattiveria. Una storia in cui un ingannatore viene a sua volta ingannato - soprattutto da un avversario inizialmente sottovalutato - è affascinante.
Hai nuovi progetti editoriali all'orizzonte, puoi raccontarci qualcosa in merito?
È ancora prematuro, ma ho pensato ad una trilogia. Siamo già al lavoro su una seconda favola e sto pensando ad una terza. Credo di averci preso gusto!
Hai qualche consiglio per chi volesse mettersi alla prova in un percorso diverso da quello canonico (per cui ha studiato o che si è scelto)?
L'unico consiglio che posso pensare di dare è di essere perseveranti nelle proprie idee. Se si desidera qualcosa con tutte le proprie forze e non si smette di crederci, anche a dispetto di ciò che pensa la gente, non si possono che ottenere soddisfazioni.
Grazie Enrico! Per tutti coloro che volessero conoscere più da vicino "Il Viaggio di Scotty", una prima occasione sarà il 19 ottobre alle ore 19.00 presso il Collegio “San Giuseppe” - Scuole Santa Giovanna D'Arco a Vittorio Veneto. Il libro è altrimenti disponibile in tutte le librerie del trevigiano (se non è fisicamente lì si può ordinare e arriva in pochi giorni) o su Internet.
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