Escursioni
14 Lug 2020
Rifugio Solander (2045 m)
14 Lug 2020
Escursioni
14 Lug 2020
Rifugio Orso Bruno (2156 m)
14 Lug 2020
Escursioni
14 Lug 2020
Val Mastellina: la vista privilegiata sulle Dolomiti di Brenta
L’escursione di oggi parte da fondovalle a Daolasa (814 m.) in cabinovia con tratta in due tronconi. Il primo, porta a quota 1376 m., il secondo arriva alla Bassetta del Vigo (2043 m.)
Il Gruppo di Brenta è l’unico gruppo dolomitico ad ergersi ad ovest del fiume Adige, rimanendo pertanto separato dagli altri gruppi per ragioni geografiche, ma le Dolomiti di Brenta si discostano anche dal punto di vista morfologico. Se il resto delle Dolomiti è caratterizzate da snellezza di linee e plasticità di masse, le crode del Brenta sono strutture maestose e superbe, modellate dall’erosione in guglie e pinnacoli dalle forme e dalle dimensioni più varie. Una meraviglia tra le meraviglie.
Appena sopra alla stazione di arrivo, ai piedi del Monte Vigo nel comprensorio di Folgarida, si trova il Rifugio Solander (2045 m). Appare anche la Catena dell’Ortles-Cevedale e il Gruppo Pressanella. In lontananza si scorge il Rifugio Albasini (1860 m.) sul Monte Folgorida. E ancora Monte Nambino (2678 m), Monte Zeledria (2427 m), Cima di Lastè (2770 m) e Cima Artuich (2607 m).
Il Gruppo Dolomiti di Brenta è composto da Cima Grostè (2901 m), Campanile dei Camosci (2926 m), Cima Falkner (2999 m), Campanile di Vallesinella (2946 m) con davanti il Castello di Vallesinella (2782 m) ed in diagonale a scendere il Castelletto Superiore (2700 m), il Castelletto di Mezzo (2693 m) ed il Castelletto Inferiore (2601 m.) con il Torrione di Vallesinella (2462 m) alla sua sinistra. Si prosegue con Cima Sella (2917 m), Cima Brenta (3150 m) con davanti la Cima Occidentale di Brenta (3124 m); da qui si apre una specie di V rovesciata con da un lato la Cima Mandron (3040 m) e le Punte di Campiglio (2573 m - 2615 m - 2870 m - 2969 m - 2876 m - 3023 m) e dall’altro le Torri di Kiene (3036 m - 3021 m - 2703 m - 2986 m - 2953 m - 2928 m - 2886 m - 2630 m) e la Punta Massari (2846 m). Sempre in avanti lo Spallone dei Massodì (2999 m) con di lato Cima Baratieri (2944 m) e Punta Jolanda (2815 m), Cima Molveno (2917 m), Cima degli Armi (2951 m) e Cima degli Armi Bassa (2746 m), Torre di Brenta (3014 m), Torre di Brenta Bassa (2814 m), gli Sfulmini (2910 m), il Campanile Alto (2937 m) ed il Campanile Basso (2883 m), Cima Brenta Alta (2960 m), Cima Brenta Bassa (2809 m), Crozzon di Brenta (3135 m) con davanti la Cima di Val Stretta (2895 m) e a scendere verso sinistra il Dosson di Francigli (2709 m) e a destra la Cima Orientale dei Lastoni (2676 m), la Cima Nardis (2613 m) e la Cima Pra dei Camosci (2437 m) con al suo fianco Cima XII Apostoli (2699 m), Cima Tosa (3173 m), Cima d’Ambiez (3102 m), Cima Bassa d’Ambiez (3036 m), Cima d’Agola (2959 m) con davanti la Cima d’Agola Bassa (2850 m), la Cima Susat (2890 m) e la Cima di Pratofiorito (2900 m), il Croz delle Selvate (2898 m) e la Cima Padaiola (2903 m.), infine la Cima Vallon (2968 m).
(Panoramica completa delle Dolomiti di Brenta)
Per godersi appieno quello che ci sta attorno, ci sdraiamo su di un prato.
Davanti a noi la Bocchetta dei Tre Sassi, sovrastata a sinistra dalla Cima Flavona (2914 m) e a destra dalla Cima Vagliana (2861 m) con la sua “Finestra” (un arco naturale di grandi dimensioni scolpito nei calcari grigi della montagna originatosi per erosione selettiva).
Nei pressi del Monte Vigo, con panorama sulle vette del Cevedale (a nord) e del Gruppo di Brenta (a sud), ecco il Rifugio Orso Bruno, costruito nella prima metà degli anni Settanta a 2.156 metri di quota.
A sinistra spiccano Punta San Matteo (3678 m), Punta Cadini (3524 m), Rocca Santa Caterina (3529 m), Cima di Pejo (3549 m), Punta Taviela (3612 m), Cima Linke (3631 m), Monte Vioz (3645 m), Palon de la Mare (3703 m), Monte Rosole (3513 m), Monte Cevedale (3769 m) e Cima Cevedale (3757 m). Abbassando di un poco la vista, si spazia su tracciati che collegano i vari rifugi con il fondovalle ed altri che una volta innevati, diverranno piste da sci.
Scendendo a Daolasa con la funivia, proprio sotto la nostra cabina sfrecciano diversi corridori in bicicletta. Infatti proprio dalla stazione intermedia si sviluppa il Bike Park tappa fissa e unico appuntamento italiano dal 2006, della Coppa del Mondo di Mountain Bike. Da quota 1500 partono 4 trail recentemente realizzati alcuni in stile flow ed altri natural fino ad arrivare al più impegnativo: la Black Snake percorso di Coppa del Mondo aperto durante l’anno a tutti i riders che si vogliono mettere alla prova e che vogliono migliorare le proprie doti di guida su un terreno davvero insidioso. La parte bassa del Park finisce con la ciliegina sulla torta, infatti si arriva direttamente alla partenza della pista di Four Cross (4x) dove potersi sfidare a spallate e vedere chi arriva per primo in fondo a questo percorso utilizzato ogni anno per il Campionato del Mondo di Four Cross.
Fonte testo e immagini: Fausto Forni
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