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29 Mar 2016


«Migliorare l'estetica del mondo» e non solo, grazie ai droni

Da Goethe ai droni, dalla bellezza all'ecologia: lo scenario è cambiato, ma l'atto fondamentale è sempre lo stesso: seminare

«Grazie al lavoro dei poeti avveniva qualcosa di meraviglioso che migliorava il mondo. Goethe teneva in tasca semi di violetta che spargeva a caso per contribuire a migliorare l'estetica del mondo»1. Può sembrarci un vezzo poetico frivolo, eppure non lo è. Goethe (1749-1832) poi, con la sua multiforme statura culturale, con la sua fine formazione scientifica (è autore di un importante saggio sulla Metamorfosi delle piante), di sicuro non è figura che ci evochi frivolezze. Anzi, questo comportamento estetico può evolvere oggi di pari passo a un pensiero pienamente ecologico che sentiamo prioritario.

L'atto poetico goethiano portato su scala industriale: questa sembra essere la missione della startup BioCarbon Engineering, che punta coi suoi droni a sondare i terreni delle aree più deforestate del mondo (Mapping), a sganciarvi dei semi di specie scelte nel rispetto della biodiversità (Planting) e a monitorarne la crescita e lo sviluppo (Monitoring). Il tutto, col minimo dispendio di risorse umane e, dunque, finanziarie. Il motto della startup è «Changing the world... 1 billion trees at a time», l'obiettivo è quello di piantare 1 miliardo di alberi l'anno: perché oggi la bellezza delle violette non basta più!

[1 Giacomo Martini, Dino Campana, I quaderni del battello ebbro, 1997, p. 29]






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