La vita, giocatevela bene!

Don Tonino Bello e il suo invito a pensare nuove strade, coraggiose e controcorrente...

Il 20 aprile scorso ricorreva il venticinquesimo anniversario della morte di don Tonino Bello, vescovo di Molfetta-Giovinazzo-Terlizzi. Le 15mila persone accorse in preghiera, assieme a papa Francesco, sulla sua tomba testimoniano che la sua figura è più viva e attuale che mai. Papa Francesco nella sua ultima esortazione apostolica Gaudete et exultate, lo definisce «un santo della porta accanto»: la fede e l’umanità che traspaiono dai suoi scritti, certamente, continuano a parlare a generazioni diverse, e indicano la meta della santità, che non è prerogativa di pochi, ma è alla portata di tutti. Figure di padri come don Tonino Bello ci esortano ad avere il coraggio di andare controcorrente, adottando una logica che pare estranea a quella di questo mondo, la logica dell’amore incondizionato. Non c’è guadagno più grande di quello che viene dal farsi dono e amare… amare la vita, amare la gente, amare la storia, amare la terra… e averne cura. In questo modo possiamo dire di aver vissuto davvero. La vita - ricorda don Tonino ai giovani - giocatevela bene!

Lo ricordiamo con questo augurio di pace:








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