Sindone: la scienza rafforza la fede

Incontro a Vittorio Veneto con il prof. Giulio Fanti

Se Cristo non fosse risorto, vana sarebbe la nostra fede”, scriveva san Paolo.

La Risurrezione di Cristo è il mistero decisivo della nostra fede, e pure un fatto reale, che ha lasciato un segno fisico: la Sindone. Stiamo parlando dell’oggetto più studiato al mondo, da decenni indagato da fisici, ottici, matematici, ingegneri, chimici, informatici, esperti di numismatica, storici, storici dell’arte…

Se da un lato i racconti dei primi discepoli che incontrano Cristo risorto ci permettono di meditare su questo straordinario evento accogliendone il profondo mistero, che vivifica la storia e dà senso all’esistenza di ogni uomo, dall’altro gli studi sul telo di lino che ha avvolto il corpo martoriato di Gesù ci stimolano a ragionare, non solo a credere: qui forse scienza e fede s’incontrano…

Tra i più appassionati estimatori del lino, vi è senza dubbio Giulio Fanti, professore di Misure Meccaniche e Termiche presso l’Università di Padova, spesso ospite di programmi televisivi dedicati al tema e autore di numerose pubblicazioni. Il prof. Fanti sabato 3 dicembre sarà a Vittorio Veneto nel Duomo di Santa Maria Nova (Serravalle) dove dalle ore 15.30 verrà esposta la Sindone; il professore ne spiegherà ogni particolare impresso e, grazie alle tecniche tridimensionali, si potrà vedere ricostruito il corpo di Gesù. Seguirà un momento di adorazione e di confronto.

L’incontro è organizzato da AIASM – Associazione Italiana Accompagnatori Santuari Mariani, con particolare coinvolgimento di Giorgio Perenzin e don Michele Favret. La partecipazione è libera e gratuita.






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