A Treviso "Gocce musicali per la natura"

Debutta al Teatro Comunale Mario del Monaco di Treviso l’originale progetto che si propone di toccare i principali temi della transizione ecologica attraverso la musica con il coinvolgimento di solisti e direttori tra i più acclamati e affermati del mondo concertistico, dimostrando come anche l’arte possa giocare un ruolo importante nel ristabilire il dialogo uomo-natura. Primo appuntamento: "Aria" (12 maggio).

La musica è sempre frutto del pensiero e dell’azione di molte persone assieme, e come nella musica, anche al di fuori dei teatri e delle sale da concerto, sono le relazioni tra persone il motore del cambiamento. Con questo messaggio si apre il sipario su “Gocce musicali per la natura”, il progetto con cui l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta torna con una propria stagione sinfonica al Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso dopo 23 anni: il primo dei cinque concerti previsti per il 2022, ciascuno dei quali dedicato ad uno dei temi fondamentali della transizione ecologica, sarà “Aria” ed è in programma giovedì 12 maggio alle 20.45. Come una folata di vento, ambisce a smuovere emozioni e coscienze lanciando il messaggio che anche la musica può concorrere alla sensibilizzazione sui grandi temi di attualità e contribuire al raggiungimento di traguardi difficili ma necessari, come quello di ristabilire l’equilibrio con la natura. Protagonisti, assieme all’Orchestra e alla compagine giovanile dirette dal Maestro Marco Titotto, saranno Mario Stefano Pietrodarchi*, virtuoso della fisarmonica e del bandoneon e vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali, e Alessandro Carbonare**, primo clarinetto dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 2003 e per 15 anni primo clarinetto solista dell'Orchestre National de France.

“Aria” sarà nella levità del repertorio contemporaneo, che spazierà dagli spartiti di Astor Piazzolla, il padre del “tango nuevo” del quale l’anno scorso sono stati celebrati i 100 anni dalla nascita, a quelli del più importante compositore argentino vivente Martin Palmeri, fino a Roberto Di Marino, compositore trentino i cui brani e arrangiamenti sono eseguiti a livello internazionale. Non solo, “Aria” è anche ciò che darà vita agli strumenti solisti. La forza dell’aria e il talento dell’uomo, capaci di creare arte insieme, suggellano in questo primo appuntamento il dialogo tra ambiente ed esseri umani.

Nello specifico, il programma prevede Tangazo, Invierno Porteño e Verano Porteño di Astor Piazzolla, San Telmo e Recoleta de la suite Barrios Porteños per clarinetto, bandoneón, archi e piano di Martin Palmeri, Eolia di Roberto Di Marino, per chiudere nuovamente con Piazzolla e i suoi Otoño Porteño e Primavera Porteña (che completano il ciclo de Las Cuatro Estaciones Porteñas).

Solisti e orchestra evocheranno l’impeto del pampero e l’imprevedibilità del sudestada e il tango entrerà in sala come un vento che risveglia e smuove, invitando alla riflessione.

Questa “magia” sarà affidata a due interpreti e protagonisti di altissimo livello. Il primo è Mario Stefano Pietrodarchi: fisarmonicista di fama internazionale, si distingue per lo stile brillante e di raffinata musicalità e per lo spirito eclettico; oltre alla fisarmonica suona il bandoneón, un tipo di fisarmonica inventato dal musicista tedesco Heinrich Band, strumento fondamentale nelle orchestre di tango che, in particolare nell’esecuzione de Las Cuatro Estaciones Porteñas, cattura l’atmosfera e il clima di Buenos Aires.

Con lui ci sarà Alessandro Carbonare, eclettico clarinettista dalla carriera internazionale che, su personale invito del Maestro Claudio Abbado, riveste il ruolo di primo clarinetto nell’Orchestra del Festival di Lucerna e nell’Orchestra Mozart. Carbonare guiderà il pubblico in un affascinante viaggio nel mondo del clarinetto, svelando le molteplici possibilità virtuosistiche ed espressive di uno degli strumenti primordiali del tango. Pietrodarchi e Carbonare nel dicembre 2021 insieme si sono esibiti con la pianista Gloria Campaner al Millennium Theatre di Dubai nel concerto “Astor”, tributo ad Astor Piazzolla e al Tango Nuevo nel centenario promosso dall'Istituto Italiano di Cultura di Abu Dhabi che ha avuto l’obiettivo di presentare l'eccellenza della cultura italiana ad Expo Dubai.

La rassegna, organizzata con il contributo di CentroMarca Banca Credito Cooperativo di Treviso e Venezia e Coldiretti Treviso e con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione del Veneto, della Provincia di Treviso, della Città di Treviso, proseguirà poi sabato18 giugno con il concerto “Acqua” eseguito dal Coro maschile Coenobium diretto dal M° Maria Dal Bianco e dall’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta diretta dal M° Massimo Raccanelli con la partecipazione straordinaria del tenore Francesco Grollo. Tornerà quindi, dopo la pausa estiva, il 25 ottobre, il 15 novembre e si chiuderà con il concerto del 6 dicembre.

Maggiori informazioni al sito Filarmonia Veneta.

(Comunicato Stampa)






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