Musica
07 Apr 2017
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I fratelli Da Ros: "Cose di famiglia"
Giacomo e Mauro si raccontano…
- Quali sono le tappe salienti del vostro percorso nella musica?
(Giacomo:) Mauro è stato il primo dei due a intraprendere lo studio della musica in una prima fase da autodidatta e successivamente frequentando il Conservatorio dove si è diplomato nel '98, presso la sede di Udine in chitarra classica. Successivamente si è iscritto all'Accademia Lizard di Fiesole per specializzarsi in chitarra elettrica ed entrando a far parte del corpo docenti di questo prestigioso istituto. Quanto alla mia formazione, posso dire che tutto è nato dalla spinta di Mauro che in una delle sue band giovanili aveva bisogno di un bassista; mi ha suggerito, pertanto, lo studio del basso, che anch'io, all'inizio, ho intrapreso da autodidatta. Successivamente, ho frequentato i corsi della Lizard e della Music Accademy di Bologna. Dopo la primissima fase in cui ho collaborato con Mauro, mi sono dedicato a dei progetti personali tra cui una band vittoriese (JALUM) con la quale ho raccolto anche dei bei risultati. Negli anni successivi ho avuto anche la fortuna di poter accompagnare nei loro tour diversi artisti importanti del panorama musicale italiano come Massimo Bubola, Andrea Mingardi, Patty Pravo ed Elisa. Ma verso il 2008 mi sono ritrovato a suonare con mio fratello fondando assieme ad Aldo Betto e Cesare Ceschin il Quartetto Desueto, band con la quale sono usciti tre dischi e ci sono stati concerti un po' in tutta Italia. Dopo il Quartetto Desueto sono arrivate le "Cose di famiglia" realtà musicale che condivido con mio fratello Mauro da circa due anni e che ha portato alla realizzazione di un album e tantissimi concerti nel nostro territorio. Abbiamo raccolto grandi soddisfazioni anche da due concorsi prestigiosi: il Cantagiro, dove abbiamo vinto come migliori cantautori ed abbiamo anche ricevuto il premio speciale Nuovo IMAIE, e il Festival dell'Adriatico - Premio Alex Baroni.
- Che genere musicale amate e frequentate?
Devo dire che abbiamo dei gusti piuttosto aperti e spaziamo Dalla West Coast americana con autori come Paul Simon, James Taylor, Crosby Stills Nash & Young, ma anche cose più vivaci come gli AC DC, i Led Zeppelin i Rolling STONES. Ed altri punti di riferimento della musica degli ultimi quarant'anni per esempio Stevie Wonder o i Police. Per quanto riguarda le ultime leve apprezziamo moltissimo gruppi come Mumford and sons o Jack Savoretti.
- Poco fa avete definito “Cose di Famiglia” una “realtà musicale”. Deduco, quindi, non sia solo un semplice nome con cui vi presentate ai concerti e ai concorsi, ma qualcosa di più... che cos’è? cosa racconta?
Esattamente. “Cose di famiglia” è un vero e proprio progetto musicale che racchiude innanzitutto le passioni di famiglia (nostro padre ha sempre cantato in diverse formazioni corali e nostra madre è una grandissima appassionata di musica lirica… insomma, sono sempre state “cose di famiglia”!) ma anche un atteggiamento di apertura nei confronti delle tematiche ambientali e sociali. Senza retorica o bandiere e con tutto il nostro bagaglio di limiti e contraddizioni, quando è possibile, mettiamo a disposizione la nostra musica per sensibilizzare (e sensibilizzarci) su questioni attuali e circostanti; così, partecipiamo a svariate iniziative sociali (Ail, Dolomiti Senza Confini, Concerti per le scuole, etc.) e proviamo ad affrontare e a tenere vive certe tematiche attraverso i nostri testi (nel prossimo disco, ad esempio, inseriremo un brano che parla del clima e di come il riscaldamento globale sia sempre più inquietante ma, al stesso tempo, relativamente poco preso in considerazione; in un altro brano abbiamo riportato delle riflessioni sulla rapidità e sulla frenesia con cui affrontiamo ormai ogni atto della nostra esistenza; un altro testo ancora è dedicato ad una persona scomparsa prematuramente mentre si dedicava alla passione della sua vita: il volo; etc.)
Insomma, diciamo pure che "Cose di famiglia" è qualcosa che parte dai nostri genitori attraverso le loro passioni e il loro esempio (senza escludere i difetti ah ah ah...) e che continua in un certo modo innestata nella nostra scelta di vita musicale, senza chiusure però, ci terrei a sottolineare questa cosa nel senso che, come tutto oggi è in evoluzione e si allarga, anche noi cerchiamo, nei limiti del possibile, di mantenere questo atteggiamento di apertura… infatti, la famiglia si sta allargando: ultimamente e sempre più spesso siamo affiancati da altri straordinari musicisti (Andrea Fontana alla batteria e alle percussioni e Christian Rigano alla produzione) e cerchiamo di evolvere il nostro linguaggio musicale evitando pregiudizi e chiusure.
È una vera e propria storia, dunque, che è iniziata tanti anni fa in via Costa Rive 51 a Vittorio Veneto (ai piedi del monte Pizzoc) e che attraverso boschi, prati, grandi sudate, bisticciate, bicchieri di vino e umilissimi gesti di umanità continua ancora adesso, mettendo le mani sulle corde dei nostri strumenti e facendole vibrare nella speranza di regalare a qualcuno un emozione e qualche spunto di riflessione. E non finisce qui, perché LA STORIA CONTINUA...
- Con che brano avete partecipato al Festival dell’Adriatico – Premio Alex Baroni 2017?
Al Festival dell'Adriatico abbiamo partecipato con due brani uno che si intitola "Vino" e che abbiamo scritto appunto con l'intento di costruire qualcosa che parlasse di una tematica un po' meno convenzionale rispetto a quelle trattate nelle canzoni di musica leggera. Un brano che parla di un prodotto della nostra terra che raccoglie, un po' come la musica, tanta esperienza, passione e gusto (e che molto spesso risulta anche un ottimo metodo per alleggerire lo spirito durante una serata in compagnia!). Il secondo brano che abbiamo presentato al concorso Premio Alex Baroni parla di un'altra delle nostre passioni, ovvero - oltre alla musica e all'arte enologica - quella per la montagna, che i nostri genitori, nei primissimi anni, ci hanno fatto conoscere e apprezzare attraverso l’Altopiano del Cansiglio. In particolar modo questo pezzo è un riassunto di tutto quello che questo luogo ci ha regalato in termini di emozioni. Il brano si intitola semplicemente "Altopiano" (video sotto).
- Brani che sono risultati vincenti. Che sapore ha, per voi, questa vittoria?
La vittoria per noi rappresenta la possibilità di far conoscere la nostra musica a più persone possibili e di poter in qualche modo condividere con questi “nuovi amici” il nostro modo di intendere la canzone; è la possibilità, quindi, di esprimere sempre più compiutamente il nostro stile nell'affrontare la scrittura musicale, parlando delle nostre passioni e delle emozioni che ci accompagnano nella vita... Già nelle fasi successive alla vittoria al Festival dell'Adriatico è stato raggiunto un accordo promozionale riguardante alcuni concerti dei Fratelli Da Ros nella zona delle Marche e dell'Abruzzo ed anche alcune interviste radiofoniche e dei passaggi sulle emittenti regionali delle nostre canzoni.
- Quali sono i prossimi appuntamenti locali dove potervi sentire cantare e suonare dal vivo?
Le date più vicine in senso cronologico sono Sabato 15 Aprile ore 21.30 alla birroteca di Pirago frazione di Longarone (BL) e Lunedì 17 Aprile sempre alle 21.30 in quel di Grado in provincia di Gorizia nella bella cornice dell'enoteca "Santa Lucia" (tanto per rimanere in tema di degustazioni enologiche...). Quest'estate saremo poi in giro per l'Italia con qualche puntatina anche all'estero (Austria e Germania, in attesa delle novità 2018, quando, grazie al Cantagiro e al comune di Vittorio Veneto, ci saranno delle sorprese oltreoceano...)
Foto di copertina: ph. Stefano Caporilli
Facebook: Cose di famiglia
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