L'inventore del cono gelato

Lo sapevate che il primo a pensare di utilizzare la cialda come cono gelato e a brevettarne lo stampo fu un cadorino a New York?

Dal 27 al 30 novembre 2022 avrà luogo a Longarone (BL) nel cuore della terra dei gelatai la 62^ Mostra Internazionale del Gelato artigianale (MIG). La celebre fiera sarà ricca, come sempre, di eventi culturali, curiosità e degustazioni che renderanno felice il pubblico, grandi e piccini.

Forse non tutti sanno che le valli dello Zoldano, dell'Agordino e del Cadore, note soprattutto per gli sport invernali, quali hockey, sci e curling, sono anche strettamente legate al gelato. Intorno alla metà del 1800 da queste zone prese avvio l’emigrazione dei gelatieri, i quali non inventarono il gelato ma ebbero il merito di intraprendere, sviluppare e diffondere questa attività in centro Europa e perfino oltre Oceano.

Uno dei personaggi che ha fatto la storia del gelato è stato il cadorino Italo Marchioni nato il 21 dicembre 1868 a Peaio di Vodo di Cadore (BL) dove rimase fino all’età di vent’ anni, per poi emigrare in America.

Italo nei primi anni del  Novecento cominciò a lavorare a New York come pasticcere; ogni giorno andava  con il suo carretto a vendere gelati, ghiaccioli e cialde. Il gelataio Italo a quell’epoca usava servire il gelato in bicchierini di vetro e scodelle che spesso non venivano restituite, oppure si rompevano, comportando una piccola ma costante perdita di profitto; inoltre i contenitori  dovevano essere rilavati. Iniziò quindi a sostituirli con dei più economici fogli di carta a forma di cono, ma fu la cialda di wafer pieghevole da arrotolare ed assaporare con dentro il gelato la sua intuizione vincente: ecco servito il primo cono gelato della storia.

Le cialde sono un’invenzione antica risalente al 1400 pare da una ricetta mediorientale. Nessuno però prima del cadorino pensò di utilizzarle come cono gelato. L'idea geniale arrivò nel 1896, ma non fu subito brevettata.

Italo Marchioni (in America  Marchiony) aprì alcuni ristoranti e impiantò anche una fabbrica di coni e cialde. Il 15 dicembre 1903 a New York fece registrare il brevetto (n. 746971) di “uno stampo per fabbricare coppe e cialde per gelati”.

Negli anni, Italo arrivò ad avere fino a 45 carretti  per le vie di New York e l’azienda di Marchiony assunse un’importanza a livello mondiale, tanto che il suo prodotto entrò a far parte del food design italiano.

Nel 1929 un nipote, Antony Marchiony, brevettò un macchina rotante in grado di produrre coni gelato in larga scala.

Percorrendo oggi la pista ciclabile “La lunga via delle Dolomiti” che collega Pieve di Cadore a Cortina, a Peaio, possiamo ammirare una scultura in ferro battuto di due metri e mezzo, ideata  da Diego Imperatore, che rende omaggio a Italo Marchioni, l’inventore dello stampo per fabbricare i coni per gelati.

Al di là di questo importante merito, va detto che la dedizione nel produrre e vendere gelato, accompagnata dall’intraprendenza di industrializzarsi e  rendere le fasi del lavoro meno faticose, hanno costruito il successo di intere generazioni di cadorini e zoldani.

Quest’anno alla MIG di Longarone (BL) si potranno vedere non solo le fasi produttive del gelato ma anche quelle di provenienza delle materie prime. Oltre al concorso internazionale “Coppa d’Oro” 2022 gusto Malaga che dà la possibilità ai mastri gelatieri di tutto il mondo di mettere in evidenza le proprie capacità professionali, ci saranno sfiziose novità.

Ebbene, sicuramente resteremo incantati e indecisi davanti ai gusti proposti dai sapienti gelatai, ma se desideriamo veramente allungare le mani ed assaporare il delizioso gelato, dobbiamo prima decidere dove lo vogliamo... in coppetta o in un cono?

(Foto di Franco Oliveri, su gentile concessione)






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