Una bottiglia di Prosecco che diventa opera d’arte

L’opera si chiama Gea ed è la prima bottiglia di Prosecco ad entrare nell'annuario d’arte più famoso d’Italia. Un omaggio alla donna e alla terra, firmato dall’artista trevigiana Eleonora Bottecchia.

Venerdì scorso a Milano, nella Sala Dino Buzzati di via Balzan, sede della Fondazione Corriere della Sera, si è tenuta la tradizionale presentazione del Catalogo dell’Arte Moderna (CAM)* n° 58 pubblicato dall’Editoriale Giorgio Mondadori all’interno del gruppo Cairo.

Presenti molti ospiti illustri del mondo dell’arte e della cultura italiana, critici, giornalisti e il direttivo del gruppo Cairo: da Carlo Motta, responsabile Libri Illustrati Cairo Publishing, a Giovanni Faccenda, coordinatore del comitato critico del CAM, a Massimo Pujia, responsabile commerciale dell’edizione.

Tra gli ospiti del vernissage anche l’artista trevigiana Eleonora Bottecchia che, al suo terzo anno consecutivo di partecipazione al CAM, in questa edizione 2023 si presenta con una proposta artistica inedita e unica nel suo genere.

L’opera si chiama GEA (Ghea) ed è una doppia bottiglia Jeroboam, una di Prosecco e una di Prosecco Rosé. Nel nome GEA porta l’omaggio al mondo femminile e alla terra. Il risultato è una scultura materica, totalmente green, plasmata con fibre naturali. Tridimensionale e sinuosa nella forma, GEA vuole essere una narrazione, un’esperienza artistica sensoriale che va oltre l’etichetta e la bottiglia, valorizzandone il contenuto ma anche trasferendo la straordinaria morfologia del territorio UNESCO, così da trasmettere, attraverso l’arte, l’emozione dei filari di Prosecco che si inerpicano sulle colline di Conegliano e Valdobbiadene.

«La nascita di GEA è stata per me un’emozione fortissima – spiega Eleonora Bottecchia – non pensavo venisse accolta dal comitato critico del CAM, la ritenevo un azzardo, invece l’idea è piaciuta molto. L’ho concepita come un racconto di una storia italiana. Ho pensato alle colline del Prosecco disegnate dal connubio tra uomo e natura, alla ritualità del lavoro sui filari, massima espressione del Made in Italy. E poi negli occhi e nel cuore avevo la conformazione straordinaria del nostro territorio che ci rende unici al mondo».

Con questo battesimo, ufficializzato oggi in occasione della presentazione del nuovo CAM, GEA diventa così la prima bottiglia di Prosecco e Rosé ad entrare nell’annuario d’arte più famoso d’Italia, trovando spazio tra le opere contemporanee.

 

*Il CAM, così chiamato in gergo nel settore, nasce nel 1962 e da allora rappresenta un imprescindibile riferimento per la community dell’arte, ovvero gallerie, critici, appassionati e artisti. Il volume è diviso in cinque sezioni tra opere, biografie e illustrazioni dei suoi protagonisti dal '900 ad oggi. Un viaggio nell’arte che spazia dai grandi maestri del Novecento, come Balla, Boccioni, De Chirico, Fontana, Modigliani, Morandi Bonalumi, Guttuso, Pomodoro, Schifano e tanti altri, fino agli artisti contemporanei. Il Catalogo dell’Arte Moderna n° 58 sarà disponibile in tutte le librerie da fine anno.






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