Ron Galella, "Paparazzo Superstar": come rendere immortali istanti di quotidianità

Inaugurata sabato 8 ottobre 2022 a Palazzo Sarcinelli - Conegliano (TV) la prima retrospettiva mondiale del più grande fotografo delle "stelle".

Ha preso vita una mostra potente che, di sicuro, non lascia indifferenti: è "Ron Galella - Paparazzo Superstar", la prima retrospettiva mondiale del più grande fotografo delle stelle ospitata a Palazzo Sarcinelli, Conegliano, fino al 29 gennaio 2023. Un percorso espositivo in cui ci si trova sempre in piacevole bilico tra lo stupore di riconoscere icone dello spettacolo mondiale e la spontanea vertigine derivante dal vederne così tante, tutte assieme.

Si pensi che la mostra, a cura di Alberto Damian e organizzata dalla casa editrice coneglianese SIME Books, è frutto dell'accurata selezione di oltre 180 ritratti di celebrità, artisti, attori, musicisti, tra gli anni '60 e gli anni '80 a partire da un archivio di oltre 3 milioni di scatti. Un numero immenso, che fa comprendere la certosina passione di Ron Galella, vero e proprio testimone del tempo, nel cercare di catturare l'attimo perfetto. Per offrire un percorso ordinato, la mostra è stata sviluppata per "temi". Attraverso un percorso di dieci sale si incontrano dive del cinema e musicisti internazionali, artisti storici e rappresentanti del lifestyle mondiale, con il minimo comune denominatore del trovarsi, di passo in passo, nell'Olimpo dell'immaginario collettivo.

Alla presentazione della mostra, il sindaco di Conegliano Fabio Chies ha voluto sottolineare la valenza di questa ricerca, sia nel dire come si tratti di una mostra per ogni età sia nell'inquadrarla nel delicato frangente storico che stiamo vivendo, quale occasione per ritrovare una forma di ottimismo. Una prospettiva più calata nel settore è quella fornita dal professore Lucio Spaziante, docente presso il Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna ed esperto di semiologia, linguaggi visivi e, nel dettaglio, proprio di icone pop, che in occasione della presentazione ha affermato: "Sono foto che colgono l'attimo, ci fanno conoscere il Divo senza filtri. In questa mostra si possono cogliere degli importanti aspetti: in primis, si tratta spesso di spazi transitori. Galella fotografa un mondo sempre di sfuggita, aspetto che conferisce energia e dinamismo alle foto. Un mondo che è poco protetto, senza filtri, oggi i muri si sono alzati. Di queste immagini deve colpire poi la naturalezza dei divi, oggi le celebrities si chiudono in casa, si fanno i selfie, vediamo una intimità nuova ma controllata, autodefinita. È cambiata la percezione stessa della privacy, anche se, bisogna dire, Galella non scatta mai con fare pruriginoso, vediamo comunque le star in situazioni pubbliche.". Una scelta che permette di mantenere una certa qualità contenutistica delle foto. Il luminare chiude con la specifica del valore storico di questa esposizione: una carrellata emozionante di attimi, talvolta inediti, che non sarebbero arrivati a noi se non li avesse letteralmente immortalati Ron Galella.

Importante anche la testimonianza di chiusura a opera del curatore della mostra Alberto Damian, coneglianese e amico di Galella, che ha mostrato una sincera emozione derivante anche dall'aver organizzato la retrospettiva con l'artista, fino alla sua scomparsa a novantadue anni ad aprile 2022. Damian ha potuto raccontare, così, anche l'uomo che si cela dietro al professionista della fotografia: una figura tenace, con una tale voglia di lavorare dall'essere stato in prima fila fino al 2019, al MET Gala. Un interprete di tempi che non torneranno, ma da cui attingere a piene mani la luminosità, la genuinità e una sana voglia di rendere immortale ogni istante dell'unica vita che abbiamo, con l'intento di viverla il più intensamente possibile.

Per i dettagli di orario e costo biglietti della mostra rimandiamo alla pagina web dedicata.






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