Dimostra davvero di avere una buona penna il Liga (Correggio, 1960) esponente di spicco della musica rock italiana e non solo, amato e osannato un po’ dappertutto, artista che, superati i sessant’anni, sente il bisogno di fare un bilancio, di raccontarsi e di raccontare una storia che è la sua e non solo la sua.

 

Si parte così da Correggio, comune in provincia di Reggio Emilia, ambiente di band rockettare, di buon vino, buon formaggio e insaccati; ci descrive la propria famiglia con i genitori Giuanin e Rina, persone sagge e ben piantate, e le sue vicende.

Tra memoria e riconoscenza, Ligabue ricorda di dover la vita proprio a una suora che in ospedale, quando aveva cinque anni, diede il proprio sangue a lui per una emorragia dovuta a una operazione alle tonsille mal riuscita; non vi erano sacche, infatti, del suo gruppo sanguigno. Questa suora è l’unica figura religiosa citata nel testo.

Ma ecco il racconto dei primi tentativi musicali, qualche canzone composta, qualche locale in cui suonare con gli amici, “i quattro dell’Ave Maria”, i primi tentativi con le radio locali che stavano nascendo: Radio Fazzano, Radio King e Radio Attiva.

La Dona che sposò dopo dieci anni di convivenza, il figlio Lenny e dopo essersi lasciati ecco l’amore per Barbara. Il difficile periodo del servizio militare a Belluno nei tempi in cui il nonnismo era molto presente e bisognava accettare. Le amicizie con Mimmo Locasciulli e Pierangelo Bertoli che cominciarono ad aprire qualche possibilità più concreta di carriera, i tanti provini, ecc., fino al suo impegno nel cinema e al trionfo attuale.

 

C’è un intero universo, circoscritto e infinito, nella narrazione autobiografica di Luciano Ligabue. Sessant’anni di vita tutti da leggere, tutti da rivivere in un grande e lungo racconto, perché sono uno spaccato di Italia nella quale è facile riconoscersi.

Affrontando per iscritto il bilancio della sua esistenza, il Liga esce dai comodi confini del classico resoconto biografico e tratteggia situazioni, luoghi e persone donando loro una dimensione romanzesca. Li fa vedere, toccare e conoscere.

Bello, scritto bene, non ci si annoia.

 

Luciano Ligabue, Una storia, in libreria dal 3 maggio 2022 per Mondadori (480 pagine).