Camihawke: "Per tutto il resto dei miei sbagli"

Il romanzo d'esordio di Camilla Boniardi: il cammino per diventare la versione migliore di sè, rinunciando all'ideale e abbracciando il limite.

Camilla Boniardi (Monza, 1990), in arte Camihawke, è una vera e propria star del web, un’influencer da 1,2 milioni di follower. Ha cominciato a raccontarsi sui social con semplicità, trasparenza e ironia, rendendo interessanti e divertenti particolari all’apparenza irrilevanti con una notevole proprietà di linguaggio e con una cultura umanistica solida, che traspare dalle sue considerazioni sull’attualità, dai suoi commenti su libri, film e serie tv. Nel 2017 debutta in televisione come una delle protagoniste del programma “Pink Different” trasmesso da Fox Italia; nel 2019, in Rai, partecipa a un programma di cucina affianco a Carlo Cracco.  

“Per tutto il resto dei miei sbagli” è il suo romanzo d’esordio, che fa della sua esperienza di vita materia pulsante e soprattutto universale. A 48 ore dall’uscita, il libro, edito da Mondadori, era già alla seconda ristampa!

È la storia di Marta, ragazza fragile, timida e insicura, che ogni giorno si scontra con uno strano e costante senso di inadeguatezza: anche le scelte più semplici sembrano sempre un passo più in là di ogni suo sforzo (per quelle più importanti, per fortuna, c’è la mamma!). Non sfugge a questa condizione nemmeno l’amore: non si sente mai abbastanza affascinante, mai sufficientemente intelligente, mai all’altezza o idonea a soddisfare le aspettative di un “ideale” compagno di vita.

La sua vita è uno slancio sofferto, a tratti agonistico, verso la perfezione: una ricerca continua e a volte dolorosa di quell’immagine che gli altri hanno costruito su di lei.

Insieme a Marta, c’è Olivia, l’amica di una vita. Fedele, presente, osservatrice e ascoltatrice silenziosa e premurosa, è proprio Olivia, grazie al suo instancabile spirito d’iniziativa – oltre che alla sua invidiabile capacità di attaccare bottone con tutti – che Marta incontra Leandro, il cantante di uno dei suoi gruppi rock preferiti.

L’amore tra i due si fa strada via mail: nasce dall’essenza ed essenzialità della comunicazione, nello spazio-tempo dell’attesa tra un messaggio di posta in uscita e un messaggio di posta in entrata. E proprio di attesa avrà bisogno la loro storia d’amore per maturare: due anni di distanza, di assenza, di sofferenza, e però necessari per una storia più grande: quella di Marta che cerca di uscire dalla morsa dell’essere un’altra, rincorrendo modelli ideali, per essere se stessa, se non perfetta, sicuramente autentica. Dopo due anni, Leandro riappare, e si cominciano a capire meglio le diverse cose accadute e a scrivere pagine nuove.

Nel corso di tutta la lettura è inevitabile chiedersi quanto di Marta ci sia in Camilla e quanto, invece, di Camilla ci sia in Marta. Ma anche quanto di Marta e Camilla ci sia in ognuno di noi.
Non è tutto facile né tutto scontato, neanche per chi è visto come un modello. Il romanzo è interessante se non altro per l’accento che pone sull’imperfezione e sul difficile cammino di ricerca di sé.  Dietro l’immagine “perfetta” veicolata dai social, c’è una ragazza con le sue fragilità. Se sui social la sua vita brilla, non è detto che nella quotidianità non passi attraverso zone d’ombra. In questo modo Marta-Camilla entra in sintonia con il lettore, soprattutto con i lettori più giovani in cerca della propria strada in questo mondo complesso. Marta riflette tutti i timori e le incertezze dei suoi coetanei: insicurezza, paura della mediocrità, ansia da prestazione generalizzata, tendenza a idealizzare cose, situazioni, sentimenti, persone, anziché accettarne – amandolo – il carattere limitato, imperfetto, ostico. Solo l’amore trasforma. Solo l’amore ci trasforma. Avendo cura di tutti i nostri limiti.

 






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