Letteratura
29 Apr 2017
NOI CONTRO QUESTA COSA SENZA NOME
Chiara e Francesco. Lei di Mareno di Piave. Lui di Conegliano. Distanti. Diversi. Eppure, un giorno, in un posto speciale, i loro sguardi si incrociano e… s’innamorano. Per alcuni è casualità, per altri “chiamata”… E se una coppia fosse proprio “chiamata” - ancor prima di conoscersi - a realizzare un disegno d’amore?
Chiara e Francesco sono giovani, innamorati, sognatori. Cominciano a carezzare progetti e speranze, a coltivare desideri e aspettative, a figurarsi nella mente i tratti della loro vita insieme. E, a poco a poco, il disegno prende forma. Sognano il matrimonio, e… si sposano, senza perder tempo: non vedono l’ora di coronare il sogno di fare Famiglia! Desiderano tanto un figlio, e… il figlio arriva. Forse… i genitori “chiamano” i figli ancor prima di concepirli, e, a loro volta, i figli “chiamano” i genitori prima ancora di incontrarli… forse tutto questo avviene in un piano extra-terreno, spirituale, chissà… a Chiara e Francesco piace pensarlo. Si sentono parte di un grande progetto d’amore. Con Riccardo in grembo, il pensiero mette le ali e spicca il volo: ora si cala sull’immagine di un bambino dinamico, con cui correre lungo la spiaggia, passeggiare in montagna o addirittura sciare, come vorrebbe il papà; altre volte raffigura un bambino diligente, che legge tantissimi libri e tiene i quaderni ordinati, come vorrebbe la mamma; e ancora… un bambino chiacchierone, con cui fare lunghi discorsi, sveglio e svelto a fare qualsiasi cosa.
Ma la vita, si sa, è fatta anche di aspettative deluse, speranze infrante.
Chiara e Francesco con Riccardo fanno esperienza dell’inatteso. Sono giovani, e costretti a fare i conti con una realtà molto diversa da come se la immaginavano. C’è, però, il sorriso di Riccardo, e a quello si aggrappano per far fronte a ogni difficoltà. La realtà non cambia. Ciò che cambia è il loro modo di osservarla. Per questa via – che mai si sarebbero immaginati di dover percorrere – scoprono un altro Sé e un altro modo di essere al mondo. Così, riescono a fare dell’imprevisto un dono, una scoperta d’Amore. Il progetto si compie.
“Lui è così, ed è arrivato così perché a noi serviva che arrivasse così”. E con questa illuminazione mi sono resa conto che, effettivamente, passavo il mio tempo a lamentarmi, a piangere per ciò che non avevo e a sognare ciò che avrei voluto. E non vivevo ciò che in realtà avevo.
È sicuramente stato mandato dal cielo con un obiettivo ben preciso: portare Amore, dove Amore ancora non c’è. E ci sta riuscendo, alla grande.
Questo messaggio dovrebbe essere esteso a tutta la società, per trasformarla in un luogo dove non c’è normalità e disabilità, ma solo complicità; un luogo in cui nessuno è diverso, ma tutti sono speciali; un luogo fatto d’amore e non di giudizi; un luogo in cui Riccardo sarebbe solo Riccardo, un bambino come tanti, con sorrisi ed emozioni da regalare.
Ecco il contenuto prezioso di questo libro. Quando l’ho letto, non riuscivo più a staccare gli occhi dal testo; in poco più di un’ora l’ho terminato e nel mio cuore sono rimaste incollate certe espressioni da cui continuavano a risuonare forti emozioni. Il linguaggio del testo è estremamente semplice e delicato, di una dolcezza che fa brillare gli occhi e sussultare il cuore. Il vissuto dell’autrice si fa veicolo di una riflessione esistenziale tenera e profonda, che ci fa scoprire l’autentico significato dell’Essere Accanto: “Accanto è un posto per pochi”, bisogna meritarselo.
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Il libro, edito da Michael Edizioni, uscirà nelle librerie il 13 maggio; quale migliore occasione della festa della mamma?! È possibile anche acquistarlo on line nel sito della casa editrice.
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