Vita con Lloyd. I miei giorni insieme a un - maggiordomo - immaginario di nome Lloyd

Un mondo inaspettato esce dalla rete e da virtuale si fa reale, nero su bianco, carta stampata. È il libro di “Vita con Lloyd”, una narrazione intima, personale, dai toni definiti e garbati, concentrato di saggezza di un maggiordomo immaginario. Dal 17 novembre in libreria (Rizzoli Lizard Editore).
“Lloyd?”
“Sì, sir?”
“Come si festeggia un sogno che si avvera?”
“Non smettendo mai di sognarlo, sir”
"Grazie mille, Lloyd"
"Dovere, sir."
 
Così Simone Tempia, il creatore di “Vita con Lloyd”, annuncia l’uscita del libro.
 
Dialoghi corti, rapidi, scorrevoli, sagaci – quelli tra Lloyd e sir – ma pregni di significato. Arrivati all’ultima battuta, viene spontaneo fermarsi, e assaporare il senso contenuto in quelle poche parole, ciascuno secondo la propria sensibilità e la propria esperienza. Letto il dialogo, rimane una prospettiva inedita, un messaggio edificante, un colore, un sapore, un’emozione… un sorriso - il sorriso di chi ha trovato la chiave che gli mancava per vivere appieno.

In occasione dell'uscita del libro, non potevamo non intervistare l'autore.
 
Domanda preliminare: chi c’è dietro lo scambio di battute tra “Lloyd” e “sir”?

Non è tanto un chi, ma un cosa. E il cosa è la mia vita, quella reale, con tutti gli imprevisti e le situazioni da affrontare che ci pone davanti quotidianamente.

Veniamo al libro: cosa rappresenta per lei?

Un passo e un segnale. Questo libro è, per me, un messaggio chiaro al mondo dell’editoria e dell’intrattenimento italiani. Non credo di essere un’alternativa a quello che esiste né mi voglio porre come tale. Questo libro è solo la dimostrazione, e vorrei che lo fosse in modo lampante, che le persone possono amare anche qualcosa di diverso da ciò che fino ad oggi abbiamo avuto modo di vedere nel campo dell'intrattenimento. 

Come nasce l’idea di “Vita con Lloyd”? 

Da una notte insonne. Da una vita passata ad ascoltare. Da qualche anno passato ad ascoltarmi.

La figura del maggiordomo richiama inevitabilmente rapporti di subalternità tipici di epoche passate e forse ancora caratterizzanti certe realtà estremamente opulente. Perché la scelta del maggiordomo? Che cosa rappresenta veramente il suo Lloyd? 

Lloyd è la voce dell’esperienza e forse anche dell’amor proprio. Quella che spesso non riusciamo ad ascoltare perché coperta dalle trombe tonanti dell’orgoglio.

Colpisce, certamente, la figura del maggiordomo così saggio, sensibile, discreto, serafico… cionondimeno, a mio avviso, è molto interessante la figura di “sir”, un “padrone” quanto mai attento, scrupoloso, onesto, ingenuo e curioso indagatore dell’umana esistenza e della vita in generale. Non credo si possa reputare a pieno titolo “emblema dell’uomo moderno”, perché gran parte dell’umanità - oggi - vive planando sulla superficie delle cose senza mai soffermarsi a contemplarle né tanto meno interrogarle; eppure questo bisogno c’è…  Cosa rappresenta, dunque, “sir”? C’è una componente biografica in questo personaggio?

Sir sono io. Con tutte le mie fragilità. Sono un mozzo inesperto che vaga sul ponte di una nave in mezzo a una quasi perenne tempesta di sentimenti.

In un certo senso, chi si interroga è anche colui che si risponde; il dialogo è interiore. Come è possibile tale dinamica? È sorprendente come lei riesca sempre a darsi una risposta risolutiva tutt’altro che scontata…

Bisogna imporsi di guardare le cose da angolazioni diverse. Cambiare prospettiva. Cambiare occhi. Considerarsi non depositari di nessuna verità. E soprattutto immedesimarsi sempre nell’altro. Anche laddove sembra impossibile farlo.

In meno di un anno di vita, la pagina Facebook “Vita con Lloyd” ha raccolto più di 11.000 “like”, e di lì è stato un continuo crescendo. Si aspettava tanto successo? 

Il successo è un participio passato. Quello che si aspetta solitamente è nel futuro. Per quanto possibile, io cerco di essere presente.

Dal posto guadagnato nella classifica Bestseller di Amazon a pochi giorni dall’uscita, anche il libro si preannuncia un successo, a dimostrazione che una scelta raffinata può incontrare il gusto del pubblico ed essere davvero popolare. Questo libro è la prova che si può osare sperare in qualcosa di diverso, di non volgare, di non scontato. Un'idea-regalo per Natale originale, intelligente, elegante.

Di seguito, un dialogo in veste grafica e il video di presentazione.








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